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Winston Churchill li ha definiti “i buoni compagni”, John Lennon amava accompagnarli ad abbondante ketchup, mentre a Michael Jackson piacevano insieme al purè di piselli. Hanno contribuito a sostenere il morale durante due guerre mondiali e hanno aiutato ad alimentare il primato industriale britannico. Gli ingredienti sono due e sono semplici: pesce e patatine, entrambi fritti, che vanno a creare uno dei piatti tipici della cucina del Regno Unito. Per generazioni, il pesce e le patatine fritte hanno nutrito milioni di ricordi: consumati con dita unte durante una vacanza al mare, visti come una gustosa soddisfazione per la fine della settimana lavorativa o associati a una cena a tarda notte al ritorno dal pub. Pochi possono resistere alla combinazione da acquolina in bocca di morbido pesce bianco in una croccante pastella dorata, servito con una generosa porzione di patatine calde e soffici.

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Quando e dove è nato questo piatto tipicamente britannico? Si pensa che la patata sia stata portata in Inghilterra dal Nuovo Mondo nel XVII secolo da Sir Walter Raleigh mentre per quanto riguarda le patatine fritte è ancora in corso una disputa tra francesi e belgi su chi sia stato a inventare questo celebre piatto. Sia Lancashire sia Londra rivendicano il diritto di essere stati i primi a inventare questo famoso piatto; le patatine fritte erano un alimento economico e di base del Nord industriale, mentre il pesce fritto è stato introdotto per la prima volta nell’East End, una zona di Londra. Una testimonianza si trova anche nella letteratura: nel 1839 Charles Dickens, nel suo romanzo Oliver Twist, fece riferimento a un “magazzino di pesce fritto”, dove il pesce veniva generalmente servito con pane o patate al forno. Ben presto nacque l’idea di mettere insieme queste due pietanze, nella convinzione che pesce e patatine fritte fossero una combinazione molto gustosa e così nacque il fish and chips nazionale.

Secondo Historic UK,  il primo negozio di fish and chips nel nord dell’Inghilterra è stato aperto a Mossely, vicino a Oldham, nel Lancashire, intorno al 1863. Il signor Lees, proprietario del negozio, vendeva pesce e patatine da una capanna di legno sul mercato e in seguito trasferì l’attività in un negozio permanente dall’altra parte della strada. Sull’iscrizione sulla vetrina si leggeva: “Questo è il primo negozio di fish and chips nel mondo”. Tuttavia a Londra si dice che Joseph Malin abbia aperto un negozio di fish and chips a Cleveland Street nel suono di Bow Bells già nel 1860, quindi tre anni prima rispetto a quello del signor Lees.

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I negozi che vendevano pesce fritto e patatine erano in origine piccole attività familiari ed erano comuni alla fine del XIX secolo. Durante l’ultima parte del XIX secolo e fino al XX secolo, il commercio di fish and chips si espanse notevolmente per soddisfare le esigenze della crescente popolazione industriale della Gran Bretagna. Esagerando, si potrebbe dire che la rivoluzione industriale è stata alimentata in parte proprio da gustosi e caldi piatti di fish and chips. Lo sviluppo del peschereccio a vapore portò pesci da tutto il Nord Atlantico, l’Islanda e la Groenlandia e le ferrovie a vapore permisero una facile e veloce distribuzione del pesce in tutto il paese.

I negozi che vendevano fish and chips avevano un valore inestimabile per integrare la dieta settimanale delle famiglie durante la Seconda guerra mondiale, poiché il pesce e le patatine erano tra i pochi alimenti che non venivano razionati. Secondo il professor John Walton, autore di Fish and chips and the British Working Class, il governo ha fatto della protezione delle forniture di pesce e patatine una priorità: “il governo sapeva che era fondamentale mantenere le famiglie sul fronte interno di buonumore e fiduciose,” afferma il professor Walton, e aggiunge: “a differenza del regime tedesco che non è riuscito a mantenere il suo popolo ben nutrito e questa è stata una delle ragioni per cui la Germania è stata sconfitta. Gli storici a volte possono essere un po’ snob e diffidenti su queste cose, ma il fish and chips ha giocato un ruolo importante nel portare soddisfazione e allontanare la disaffezione”.

Inizialmente, il fish and chips era spesso avvolto in vecchi giornali per mantenere bassi i prezzi. Questa pratica è sopravvissuta fino agli anni Ottanta, quando venne decretato non sicuro che il cibo venisse a contatto con l’inchiostro di giornale senza che ci fosse la carta oleata a proteggere la qualità dei prodotti.

Come tanti piatti semplici, il fish and chips è davvero buono solo se preparato con ingredienti di prima qualità. Il pesce preferito nel Regno Unito è il merluzzo e rappresenta più della metà del consumo totale. L’eglefino è il secondo nella classifica di gradimento, e ci sono varianti regionali che includono il merlano nell’Irlanda del Nord e in alcune parti della Scozia, così come l’anguilla nel sud dell’Inghilterra. Per quanto riguarda le patatine, una patata farinosa è la scelta migliore; le patate a pasta soda, infatti, possono spesso risultare più grasse. Una patata tagliata spessa assorbe meno olio rispetto a una tagliata sottile, quindi le patatine grosse sono quelle più sane. Il tipo di grasso tradizionale e perfetto per friggere sia il pesce sia le patatine è il grasso di carne o il lardo. Entrambi rendono la pastella più croccante e saporita. Tuttavia, cucinare pesce e patate fritte in olio vegetale o di mais è ormai un fatto comune poiché è più sano e più facilmente disponibile. L’olio deve essere pulito e mantenuto ad una temperatura costante di 185 ° C per far sì che il pesce e le patatine fritte siano più croccanti. Il classico condimento per il fish and chips è l’aceto con una spolverata di sale. Un altro accompagnamento tipico è il purè di piselli. Inoltre, dalla metà degli anni Settanta, anche lasalsa al curry ha guadagnato crescente popolarità. Le uniche altre salse considerate adatte sono il ketchup o in Scozia la salsa barbecue. Sebbene sia emersa l’abitudine tipicamente continentale di servire la maionese con pesce e patatine fritte, pochissimi britannici lo hanno adottato.

Qual è il valore nutrizionale del fish and chips? Il pesce e le patatine sono una preziosa fonte di proteine, fibre, ferro e vitamine, e forniscono un terzo della dose giornaliera raccomandata di vitamine per gli uomini e quasi la metà per le donne. Magnus Pyke, celebre scienziato nutrizionista inglese, lo ha citato come un esempio di un piatto tradizionale, una volta schernito da snob alimentari e persino censurato dai devoti al cibo salutare, ma ora pienamente apprezzato come combinazione nutriente.

La popolarità del fish and chips è cresciuta vertiginosamente, tanto che già nel 1999, gli inglesi hanno consumato quasi 300 milioni di porzioni di pesce e patatine (secondo quanto riportato da The National Federation of Fish Friers), equivalenti a sei porzioni per ogni uomo, donna e bambino nel Paese. Un segno della fama crescente del fish and chips si trova, ancora, nella letteratura: nel suo La strada di Wigan Pier George Orwell definisce la combinazione di pesce e patatine fritte come il primo tra i comfort domestici che ha contribuito a rendere felici le masse e “scongiurare la rivoluzione”.

Attualmente ci sono circa 8.500 negozi di fish and chips in tutto il Regno Unito, vale a dire otto friggitorie per ogni punto vendita di McDonald’s, cosa che rende questo piatto il take-away preferito del Paese.

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